Joydivino a Venezia

il bacaro tour senza mappe

Lasciatevi trasportare dalle parole per un bacaro tour a Venezia del tutto fuori dall’ordinario! Nel frattempo, eliminate le mappe e affidatevi allo smartphone solo per immortalare i miliardi di posti instagrammabili che incontrerete durante il tragitto! Non resta che versare (tante) ombre di vino e seguire alla lettera le indicazioni di Joydivino!

Il bacaro tour inizia ovviamente dalla stazione Santa Lucia, da percorrere interamente, mentre vi guardate attorno (sentendovi un po’ jappo) perché potrebbe esserci un pianoforte suonato da qualcuno di passaggio (bravo o presunto). Prendete le scale e svoltate sulla sinistra, per Strada Nova, lasciando il Ponte degli Scalzi alla vostra destra… assicuratevi che nel cavo sopra la vostra testa non siano posizionati dei piccioni in stile American Sniper! Sarebbe davvero un epic fail rimanere imbrattati prima di uno spritz!

Fate base alla Pasticceria dal Mas che troverete poco più avanti sulla destra e scegliete la giusta dose di zuccheri per affrontare il bacaro tour. Poi continuate per il Campo San Geremia, abbandonando un pozzo più piccolo sulla destra e uno più grande alla vostra sinistra per imboccare la via in direzione di Rialto.

Appena attraversato il Ponte delle Guglie sulla destra troverete la prima vera tappa (evviva!). Si chiama Da Luca e Fred, espressamente “cicchetteria venexiana” e sarà come il primo amore che non scorderete facilmente.

Dopodiché, riprendete la via per Strada Nova (alla vostra destra), sempre dritti fino a quando non vi troverete a calpestare un mosaico che reca l’insegna del Casinò di Venezia… nessuna tentazione, i soldi per ora vanno solo per vini e cicchetti. 

Proseguite dritti per Calle del Pistor, camminando fate attenzione al supermercato Despar che troverete alla vostra sinistra: in alto reca ancora la scritta Teatro Italia, infatti l’interno e i soffitti sono altamente decorati, ma nessuna foto ammessa, ça va sans dire

Il bacaro tour vi fa avanzare verso Calle de l’Anconeta, attraversate il ponte e appena prima del secondo ponte sulla sinistra vi potrete dissetare con uno spritz take away (3€) o un goto de vin locale alla Cantina Vecia Carbonera.

Continuate dritti fino al prossimo ponte, salutando sulla sinistra la statua del saggio Paolo Sarpi. Non indugiate sull’Old Wild West alla sinistra, ma potete permettervi una piccola pausa culturale al Palazzo Mora, sempre ricco di esibizioni e mostre di arte contemporanea. 

Sempre dritti anche al prossimo ponte, dove verrete invasi dall’inebriante profumo delle bombe di sapone Lush. Subito dopo il McDonald’s (sempre di Strada Nova) si trova una calletta sulla sinistra, prendetela. Si staglierà in tutta la sua tradizione l’Osteria la Vedova: vino della casa (mi raccomando!) e cicchetti vari, tra cui vi possiamo consigliare le polpettine! 

Da lì tornate ancora per Strada Nova in direzione Rialto; dopo circa 100 metri, sulla destra, si trova Campo Santa Sofia. In corrispondenza di esso, sulla sinistra, si vede invece una calletta, denominata Calle de l’oca. Entrateci e girate subito a destra (quindi percorrendo una parallela della Strada Nova). Nell’angolo c’è un maestro d’ascia con il suo negozio d’artigianato tradizionale, Il Forcolaio Matto-Forcole. Percorrete la calletta e fino a quando non vi imbatterete in un’altra osteria, che riconoscerete per le insegne luminose a led; si chiama Osteria al Bomba, e niente nomen omen

Tornate in Strada Nova e scendete ancora fino alla fine, troverete il Campo Santi Apostoli dove è situata un’edicola; dietro ad essa c’è un negozio di pizze al trancio e kebab, mentre subito di fianco si trova l’Osteria dal Riccio Peoco che offre tradizionali cicchetti veneziani ed è questa la tappa del bacaro tour che ci interessa! 

Uscendo dall’osteria, dirigetevi verso sinistra, dove c’è un ponte che vi porterà in direzione Rialto. Seguendo la massa di gente (quindi a sinistra) troverete un altro ponte poco dopo. Quello è lo storico Ponte dei Zogatoli: una volta c’era un bellissimo negozio di giocattoli (l’attività è terminata nel 2007) e tutti lo chiamano ancora così. Ma qualcosa è rimasto: se guardate in alto, vi accorgerete di un Paperino di lego strafigo! Per la precisione è il nipote di Paperino, Quo: secondo l’immaginario collettivo il “soldato Quo” è il simbolo del cittadino veneziano che si batte contro l’impoverimento culturale e lotta contro il soffocante turismo cui Venezia è sottoposta; un piccolo patrono insomma.

Ma continuiamo il nostro bacaro tour. Appena dopo il ponte, sulla destra, è situato il Bacaro Bar Tabalotto, facilmente riconoscibile grazie alla porta tipica delle tabaccherie; qui potrete degustare crostini, tramezzini doppi e un prosecco (o prosecchin se volete sentirvi autoctoni)!

Subito a fianco vi è una calletta (Campiello del Remer), prendetela e seguitela fino in fondo. Alla fine troverete la Taverna Al Remer. Vale la pena andarci anche solo per la vista che le si staglia davanti: da qui infatti, se ancora avevate dubbi, Venezia è davvero una meraviglia (ricordatevi di taggare #igersvenezia)! Attenzione che questa taverna fa spesso buffet: pagate 5€ uno spritz e mangiate quanto volete, dunque sinceratevi che sia così per approfittarne, altrimenti chiedete che vi servano lo spritz o il vino su un bicchiere e uscite ad ammirare il paesaggio… anche se a dirla tutta il locale all’interno è davvero magico, illuminato solo dal fuoco delle candele e dai raggi del sole che entrano dalla porta.

Tornate fuori nella strada appena percorsa, seguite la fiumana di gente che sicuramente si starà spostando verso destra e iniziate a costeggiare il lussuoso Fondaco dei Tedeschi. Come riconoscerlo? Vetrine dorate, addetti all’apertura porte che con un solo sguardo vi ricorderanno che entrerete solo per farvi un giro e raramente per comprare, e le strepitose scale mobili rosse che vi porteranno all’ultimo piano, dove, se sarete fortunati (cioè se non sarà un giorno in cui sono ammesse solo le visite prenotate), potrete accedere alla terrazza e godervi una vista da togliere il fiato! Tutti vogliamo vivere 15 minuti da dogi!

Cercando di uscire dal Fondaco nella giusta via (come punto di riferimento vi diamo il negozio Sisley di Calle del Fontego), girate a destra e poi subito a sinistra (circumnavigando il negozio d’abbigliamento) e fate tappa all’Osteria All’alba, la cui particolarità all’interno sono le scritte sui muri, oltre che i crostini al baccalà chiaramente.

Uscendo dall’osteria potete continuare il bacaro tour a sinistra e svoltando a destra arriverete al maestoso ponte di Rialto; attraversatelo (senza insultare nessuno) e dirigetevi verso destra, dove troverete il Campo dell’Erbaria, posto di ritrovo dei giovani alla sera. Andate a prendervi uno spritzetto o un vinello in uno di quei bar… potete lasciatervi ispirare dal momento. Chiedete che vi facciano tutto in bicchieri da asporto e andate a sedervi al moletto sul Canal Grande. Noi possiamo consigliarvi Al Mercà, dove come da tradizione veneziana c’è poco posto da sedere. Questo bacaro si trova in Campo Cesare Battisti, che si raggiunge proseguendo dal moletto fino in fondo, dove probabilmente troverete le bancarelle del mercato. 

Ripartendo da Al Mercà, tenendo alla vostra sinistra il bar Barcollo (che è anche un suggerimento a non farlo!) e alla vostra destra il cocktail bar Bussola, andate dritti fino a quando alla destra non vi apparirà il Sotoportego Dei Do Mori; imboccatelo e alla vostra destra si staglierà la Cantina do Mori, caratterizzata da un tripudio di pentole che ornano il soffitto: qui da provare l’involtino toro e peperone accompagnato dal vino della casa, rosso o bianco o entrambi.

Uscendo dalla Cantina, andate a sinistra e prendete la seconda viuzza a destra verso Ruga Vecchia San Giovanni. Dopo il ristorante cinese dall’insegna blu, sulla sinistra si svelerà l’Antica Osteria Ruga Rialto. Cosa prendere? Un rosso della casa, consigliamo un Raboso, può essere la soluzione ideale, insieme ai loro ottimi cicchetti (da provare è il crostino di pesce e lamponi).

Uscite sulla sinistra verso Calle de l’Ogio o de la Rugheta e dopo poche decine di metri, alla vostra sinistra, potrete entrare all’Ostaria dai Zemei, altro bacaro tipicamente veneziano ricco di cicchetti prevalentemente di pesce.

Uscendo da qui, il bacaro tour prosegue! Riprendete verso sinistra Calle de l’Ogio o de la Rugheta e continuate dritti fino alla Calle del Todeschini, 1221. Entrerete così in Sotoportego dal Todeschini, attraversatelo e successivamente girate a destra per Sotoportego Ca Morosini; procedete a sinistra per calle de mezzo e percorretela dritti fino a quando sulla destra non vi troverete Calle Luganegher. Prendetela e percorretela per circa 60 metri per poi svoltare a sinistra per Calle Cavalli, attraversate il ponte e continuate dritti per qualche metro: il labirinto vi avrà finalmente portato non al minotauro ma al Campo San Polo! 

Imboccate allora la calletta all’angolo a destra, Rio Tera’ Sant’Antonio, lasciandovi alla vostra sinistra la Birraria La Corte. Subito a destra svoltate per Calle Bernardo. Percorretela, superate il ponte e avanti tutta fino a Calle del Scaleter, quando alla vostra sinistra troverete alla sinistra Majer, quindi girate di nuovo a sinistra verso Rio Terrà Secondo e 20 metri dopo voltate a destra per Rio Tera Primo del parucheta.

Percorrete la calle dritta, attraversate il ponte e sulla sinistra noterete la pizzeria Ae Oche; subito dopo c’è un bacaro, Osteria da Filo, anche conosciuto come La Poppa, posto di ritrovo per molti giovani, in cui finalmente potrete ristorarvi con polpette, cicchetti e birrette!

Ora abbiamo bisogno della vostra attenzione e sobrietà nonostante alle spalle (o sarebbe meglio dire nello stomaco) abbiate già battezzato 13 bacari. Ma noi confidiamo nella vostra sete! La prossima meta è Campo Santa Margherita, che è rinomato essere il fulcro di tutte le relazioni sociali degli universitari e proprio per questo non poteva mancare. Nonostante sia costellato da ottimi bacari, ne abbiamo selezionati alcuni, anche strada facendo, per non rimanere senza carburante!

Il percorso più semplice vi chiede di tornare indietro per Rio Tera Primo, riattraversare il ponte e proseguire fino a quando alla vostra destra non troverete Pizza 2000, dove girerete a destra. Da qui, andate sempre dritti fino a quando non troverete un ponte, in Calle de Ca’ Donà, attraversatelo e procedete in avanti. Dopo poco, vi troverete davanti al Campo San Stin, svoltate subito a sinistra in prossimità del Vizietto e un po’ più avanti potrete fermarvi pure alla Bottiglia per un panino strepitoso da inzuppare con qualcosa a vostro piacimento! 

Prendete il ponte più avanti, a Fondamenta Contarini, e proseguite dritti fino a quando sulla destra non troverete un altro ponte (Ponte dei Frari); attraversatelo e continuate dritti, lasciando alla vostra destra appunto la Basilica dei Frari, fino a quando non vi troverete di fronte il Bar Adagio, lasciatelo alla vostra sinistra e girate per Salizada San Rocco. Prendete la seconda calle a sinistra, sottoportego s. Rocco, dopo il classico negozio di maschere La Moretta, e proseguite. Il sottoportego vi porterà ad un ponte, da attraversare, e all’Osteria Il Cicchetto, sulla destra, inutile dire cosa ci sia da provare.

Dopo di che, continuate dritti per Calle San Rocco e poi svoltate a destra; dopo pochi metri, svoltate a sinistra per Calle S. Pantalon, salutando con gli occhi la magica pasticceria Tonolo, colpevole di tante diete buttate all’aria! Poco più avanti però c’è un’altra tentazione, a cui questa volta potrete cedere. Essa porta il nome di El Sbarlefo e vi conquisterà con cicchetti al baccalà e vinelli!

Continuate il bacaro tour procedendo dritti e svoltate a destra per rimanere in Calle S. Pantalon, dove poi vi troverete nel vero campo S. Pantalon. Girate leggermente a sinistra per prendere il primo ponte; quando vi trovate in cima, giratevi e guardate alla vostra destra, un po’ più giù: non ci potete credere, eh? Ebbene sì, vi abbiamo portato pure ad ammirare il murales di Banksy!

Fatta la foto e attraversato il ponte, vi troverete in Campo Santa Margherita, dove vi potrete sbizzarrire con cicchetti, vini, sprit, birre, magari iniziando dal bar Ai Do Draghi, che riconoscerete dall’esterno per la vernice rossa che lo contraddistingue, ma il semaforo per il brindisi è decisamente verde! 

In prossimità dell’osteria Boccon Divino, troverete Calle del Forno sulla destra, imboccatela, lasciando sulla sinistra la Baum (biblioteca umanistica). Continuate sempre dritti fino a quando non troverete un ponte di ferro con indicazione per Piazzale Roma. Dopo questo e altri due ponti, svoltate a destra in prossimità di Mayer attraversando il ponte. Dopo pochi metri ne troverete un altro alla vostra sinistra, superatelo e continuate dritti per Calle de la Cereria.

Andando avanti, attraversate un altro ponte in modo da trovare, dopo una decina di metri sulla destra, il motivo dei tanti iscritti alle università di Venezia: l’unico e inimitabile Bacareto da Lele (fondamenta dei Tolentini): IL bacaro per eccellenza, la nostra ciliegina sulla torta, o, visto che siamo in tema, la nostra oliva nello spritz! Impossibile tra l’altro resistere al desiderio di completare la bevuta con un paninetto a solo 1€!

Il bacaro tour sta volgendo al termine, perciò, lasciandovi la Chiesa di San Nicola da Tolentino alla vostra destra, prendete il ponte con le mattonelle rosse (dei Tolentini). Continuate dritti e attraversate un ulteriore ponte fino a piazzale Roma.

Girate a destra e fatevi coraggio per attraversare da ciocchi il Calatrava!